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Archeological Youth 
an uncertain future

Il Panorama archeologico Italiano soffre da molti anni di una profonda crisi economica e professionale causata dalla catastrofica mancanza di investimenti e il totale disinteresse da parte della politica locale e nazionale, questo nonostante l’Italia possa vantare il maggior numero di siti UNESCO e un patrimonio storico, archeologico e artistico tra i più importanti al mondo, tanto da rendere il settore uno dei più strategici e fondamentali per il turismo e l’economia dell’intero paese, oltre ad essere motivo di vanto e prestigio nel mondo.

Le prospettive di lavoro all’interno del panorama dei beni culturali sono allarmanti, i giovani studenti che si stanno formando per diventare quelle figure professionali fondamentali per il settore e che già in moltissimi casi, durante i loro studi, svolgono un ruolo attivo per la tutela di questo patrimonio, vedono davanti a sé un futuro fatto di precariato, povertà e sfruttamento che disincentiva le nuove generazioni a specializzarsi e formarsi per intraprendere quelle carriere fondamentali per il paese e tutto il settore dei beni culturali, che risulta essere, nonostante l’elevato grado di formazione accademica necessario per accedere, uno dei più poveri e precari di tutto il panorama lavorativo nazionale.

 

Questa situazioni si protrae ormai da molti anni e sta mettendo a rischio una delle ricchezze più importanti per il paese e per il mondo intero, oltre a non valorizzare un’intera generazione di giovani che svolgono un ruolo indispensabile nella tutela e nella salvaguardia di un patrimonio che sopravvive grazie alla missione culturale che hanno deciso di intraprendere. 

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